Presentato il nuovo “Rapporto civico sulla salute 2022”: aumentano i tempi per la prevenzione

Rapporto civico sulla salute 2022

Quanto tempo bisogna attendere per effettuare una tac, una mammografia o un qualsiasi esame diagnostico-strumentale? Secondo il più recente “Rapporto civico sulla salute 2022, i diritti dei cittadini e il federalismo in sanità”, pubblicato da Cittadinanzattiva, le liste d’attesa prevedono tempi biblici, fino ad un anno e sono un vero “tallone d’Achille” per la sanità nazionale. Il Rapporto, infatti, raccoglie una serie di dati che riguardano alcune segnalazioni effettuate dai cittadini in merito a diversi ambiti del Sistema Sanitario Nazionale.

Circa un cittadino su dieci ha dichiarato di aver dovuto rinunciare alle cure e programmi di prevenzione durante la pandemia. Ovviamente, l’obiettivo del SSN è garantire la massima universalità ed equità nell’accesso alle cure, fornendo risposte concrete ed efficienti in termini di servizi e assistenza per i cittadini. Perciò nasce l’esigenza di incentivare l’assistenza territoriale e di prossimità. Così si potrà venire incontro alle esigenze dei pazienti e ampliare la capacità di accesso alle prestazioni sanitarie. Soprattutto per i pazienti con patologie croniche e rare.

“Rapporto civico sulla salute 2022”: liste d’attesa record per esami, screening e interventi chirurgici

L’allarme lanciato dal recente “Rapporto civico sulla salute 2022” non è per niente da sottovalutare. La fotografia è quella che vede i cittadini dover lottare contro liste d’attesa interminabili per ricevere una determinata prestazione sanitaria a livello pubblico. Basti pensare che, durante la pandemia, con la maggior parte delle risorse impegnate nell’emergenza, molte persone sono state costrette a dover rimandare. Altri addirittura hanno dovuto rinunciare a visite di prevenzione e anche cure ordinarie.

Quello dei ritardi e delle liste d’attesa infinite per l’accesso alle prestazioni, sono state le criticità maggiormente segnalate dai cittadini all’interno del rapporto. In particolare: su 13.740 segnalazioni, il 23,8% ha riguardato mancanze per l’accesso alle prestazioni mediche; il 19,7% riguardo la prevenzione; 17,4% per l’assistenza territoriale e il 11,4% per assistenza ospedaliera e mobilità sanitaria.

Esami diagnostici e interventi chirurgici rimandati hanno riguardato il 53,1% di segnalazioni. Per questo motivo, il tema sull’implementazione dell’assistenza sanitaria territoriale è diventato un punto nodale nel periodo post pandemico. Oltre ad essere la principale sfida per tutto il sistema sanitario. Infatti, i cittadini lamentano una scarsità di servizi sul territorio riguardo la continuità assistenziale e l’assistenza domiciliare.

Obbiettivo: riorganizzare e potenziare l’assistenza territoriale

Oggetto della serie di riforme previste con il PNRR e tema caldo su diversi tavoli governativi è quello dell’assistenza territoriale. Un cavillo alla base di molti meccanismi della sanità nazionale e che consentirebbe di risolvere molti problemi legati al sovraffollamento negli ospedali e alle lunghe liste d’attesa. Per questo motivo, si stanno cercando nuovi percorsi e vie per accelerare il potenziamento della medicina di prossimità. In questo modo tutti i cittadini potranno godere di servizi più accessibili e prossimi alle loro esigenze.

Come evidenziano gli esperti e come emerso dal “Rapporto civico sulla salute 2022”, è essenziale puntare sulla domiciliarità per effettuare le cure e accrescere l’attenzione verso la qualità della vita della popolazione. D’altronde effettuare lunghe code, attese e rimandare esami importanti, non può far altro che danneggiare il benessere della persona e provocare stress, oltre alla mancanza di cure che si manifesta.

Per colmare la carenza dei servizi in determinate località e la distanza dai luoghi di cura, è importante che queste aree vengano rinnovate con modelli organizzativi incentrati sulla sanità territoriale. Un sistema all’avanguardia è rappresentato, sicuramente, dagli ambulatori mobili, come quelli realizzati da CVS. Veicoli attrezzati per qualsiasi scopo sanitario e che hanno proprio il compito di accorciare le distanze, facendo arrivare le cure dove purtroppo scarseggiano o non ci sono sufficienti mezzi di trasporto per arrivare negli Ospedali. Una risorsa importante per aziende sanitarie e cittadini che, invece di rinunciare a curarsi, potranno avere le principali prestazioni sanitarie a portata di mano!

 

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