La medicina negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, bisogna ammetterlo. Servendosi delle nuove tecnologie, strumenti diagnostici più efficienti e cure più efficaci hanno migliorato concretamente la vita degli italiani. I nuovi strumenti hanno aiutato non solo i pazienti negli ospedali e gli ammalati, ma hanno facilitato anche il lavoro di medici e personale sanitario.
Soprattutto in un momento storico come questo, in cui l’epidemia di Covid 19 imperversa, la sanità nazionale ha fatto enormi sforzi per contrastare gli effetti del virus e per offrire alla comunità le infrastrutture e i servizi migliori in una situazione di emergenza. Tuttavia, i numeri dei casi dovuti alla diffusione dell’epidemia hanno evidenziato la necessità di riorganizzare e incentivare gli investimenti in ambito sanitario.
Gli ospedali e le loro strutture di medicina di emergenza, tra mille difficoltà, hanno posto l’accento sull’importanza della prevenzione. In condizioni normalità, infatti, prevenire le patologie con delle cure appropriate, consente di risparmiare sui costi e i tempi di attesa.
Come si inserisce la tecnologia in campo medico
Se c’è un aspetto “positivo” che si può trarre da questa pandemia, è la scoperta di un bisogno: ovvero quello di incentivare l’impiego di nuove tecnologie in campo medico.
Ad esempio, attraverso i nuovi canali digitali, si sta lavorando per rivoluzionare il rapporto medico-paziente. La prospettiva di incrementare le attività di telemedicina è senza dubbio un aspetto su cui lavorare. Permettere di accedere in tempo reale ai dati riguardanti il proprio stato di salute, condividere e confrontarsi con i medici, anche a distanza, sulle cure e i farmaci da impiegare sarebbe stato molto prezioso nei giorni del lockdown. In quest’ottica si sta lavorando. Il monitoraggio continuo di pazienti attraverso questi nuovi strumenti può senz’altro rendere più efficace la gestione di diverse situazioni e migliorare la prognosi della malattia, riducendo anche il ricorso all’ospedalizzazione.
Le nuove tecnologie hanno fatto passi da gigante anche per quanto riguarda le metodologie di diagnostica. Alcuni accertamenti, una volta effettuati solo in ospedale, ora si possono fare anche il luoghi differenti, a casa come a bordo degli ambulatori mobili, grazie ai macchinari a raggi X portatili e strumentazione medica specialistica. L’obiettivo è quello di facilitare la vita di pazienti affetti da disabilità o da patologie degenerative, seguendo da vicino il loro stato di salute ma facilitando anche il loro accesso all’assistenza medica.
Ad esempio, i veicoli medicali, in quest’ottica di innovazione e aiuto costante, sono una risorsa fondamentale. Essendo dei veri e propri ambulatori attrezzati su quattro ruote, si rivelano utili per ottimizzare il lavoro della sanità territoriale e alleggerire il sovraffollamento negli ospedali.
Agire oggi, per trarne giovamento negli anni avvenire e in funzione delle generazioni future: questo dovrebbe essere l’obiettivo comune. L’utilizzo delle nuove tecnologie, accompagnate dal progresso scientifico potrebbe garantire un servizio sanitario e delle cure migliori per tutti i pazienti.
Veicoli medicali: un aiuto concreto per l’assistenza sanitaria di tutti i giorni
In questo panorama, senz’altro pieno di criticità e zone d’ombra, i veicoli medicali sono una valida risorsa per lo sviluppo di un servizio efficiente e capillare, su tutto il territorio nazionale. Queste realtà sono, infatti, capaci di gestire anche gli aspetti più specialistici ed effettuare una prognosi della malattia, ottimizzando notevolmente le tempistiche. In questo modo si abbattono notevolmente i costi ma si offre un servizio ugualmente valido ed efficiente.
All’interno di questi speciali ambulatori mobili sono presenti macchinari di ultima generazione che dispensano prestazioni di alto livello. Inoltre, grazie alla possibilità di spostarsi, i veicoli medicali possono raggiungere anche luoghi disagiati, garantendo continuità assistenziale. In un territorio vasto e diversificato come quello italiano, infatti, sono molte le persone che hanno bisogno di cure costanti. Tantissime vivono nell’impossibilità di recarsi in ospedale per i controlli.
Per non parlare poi del peso specifico della prevenzione e della diagnosi precoce. Spesso viene troppo trascurata ma sappiamo essere fondamentale per salvare la vita del paziente, oltre ad essere un asset strategico per l’ottimizzazione dei costi della sanità.
La prima diagnosi ha un peso molto importante e, grazie alle nuove tecnologie in campo medico, oggi siamo in grado di dare risposte in poco tempo. Infatti, si rende sempre più necessario effettuare diagnosi precoci per scongiurare soprattutto il problema delle malattie croniche, sempre più diffuso con l’innalzamento dell’aspettativa di vita media. In Italia, una di queste è, senza dubbio, l’ipertensione che, se non viene trattata adeguatamente, è uno delle principali cause di infarti e malattie cardiovascolari.
I veicoli medicali, quindi, sono in grado di fornire un’assistenza immediata e di favorire la prevenzione, evitando di intasare le strutture sanitarie territoriali e rendere più immediata la cura di determinate patologie. Inoltre, grazie ad una rete LAN integrata sul veicolo in comunicazione diretta con la struttura ospedaliera di riferimento, il personale medico a bordo del veicolo può effettuare l’esame e ricevere prontamente il referto in uno scambio continuo con i medici e gli specialisti in sede.
In questo modo è come se venisse attivata una vera e propria rete integrata ospedale-territorio-domicilio, dove le varie figure professionali interagiscono grazie alle varie tecnologie in campo medico. Medici generici, pediatri, infermieri e chirurghi specialisti in vari settori scendono in campo al servizio della comunità per offrire un servizio rapido ed efficace.