Da molto tempo ormai, il più importante alleato per la prevenzione dei tumori alla mammella è il sistema mammografico 3D. Anni e anni di studi e approfondimenti hanno portato alla messa a punto di questo strumento all’avanguardia, utilizzato per effettuare screening completi e accurati.
La nicchia di mercato dei mammografi 3D, secondo le ultime tendenze e le dinamiche di mercato, vede una notevole crescita nella diffusione di questo macchinario. Non solo per la sempre più crescente domanda che vede le donne effettuare esami di prevenzione, ma anche per i progressi tecnologici apportati a queste apparecchiature mediche. Tutto ciò stimola la crescita del mercato al fine di raggiungere un’eccellenza inimmaginabile fino a un secolo fa, periodo in cui fu effettuata la prima radiografia al seno.
Un breve excursus sull’andamento del mercato dei mammografi 3D
L’effettivo andamento sul mercato dei sistemi di mammografia 3D è stato oggetto di molte analisi e ricerche. Da quasi tutti i nuovi rapporti si evince la segmentazione del mercato in base all’applicazione del macchinario, in cui sono gli ospedali a detenere la quota maggiore, per l’elevato numero di test diagnostici effettuati. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) delinea un quadro ben chiaro della situazione, evidenziando anche un sensibile aumento della consapevolezza da parte delle donne dei rischi associati ai tumori al seno. Fortunatamente è, di pari passo, cresciuta anche la conoscenza riguardo i metodi di trattamento disponibili, che danno piena fiducia agli screening effettuati con il mammografo 3D.
D’altronde, il sistema mammografico 3D è stato progettato per fornire una visione totale del seno, in modo da ridurre il ricorso ad altri test diagnostici maggiormente invasivi. Grazie alla tecnica 3D i medici possono verificare con anticipo l’eventuale presenza delle prime cellule malate, anche in assenza di sintomi.
Tuttavia le analisi di mercato fanno emergere anche quelle che sono le criticità che causano un rallentamento nella diffusione di questi dispositivi. Un fattore è sicuramente il costo elevato. Per questo motivo molte cliniche e centri diagnostici se ne privano. L’inevitabile conseguenza è quella di rendere questo esame inaccessibile a molte donne.
Ambulatorio mobile per lo screening senologico dotato di mammografo 3D
Questa situazione, che ormai permane da molti anni, ha spinto CVS a investire le proprie risorse e il know how specializzato per offrire il proprio contributo al tema della salute femminile. Il risultato è stata la messa a punto un ambulatorio su 4 ruote in grado di ospitare un efficiente mammografo 3D. Si tratta del primo veicolo medicale nel suo genere a poter essere guidato con patente B.
L’ambulatorio mobile per lo screening mammografico rappresenta un importante supporto per sensibilizzare alla prevenzione femminile, dando l’opportunità alle donne di sottoporsi all’esame con mammografo 3D anche se lontane dai centri di diagnosi fissi. Infatti, i veicoli possono coadiuvare l’attività delle strutture sanitarie raggiungendo tutti quei paesi sprovvisti di una sede in cui poter effettuare i test diagnostici mammografici/senologici. Oppure luoghi con particolari condizioni territoriali, in cui scarseggiano i trasporti verso gli Ospedali.
La peculiarità degli ambulatori mobili CVS è che possono essere sia acquistati che noleggiati. Il noleggio è un servizio essenziale per enti e associazioni che vogliono usufruire del veicolo anche per un breve periodo di tempo oppure non possiedono al momento le risorse sufficienti per acquistarlo. Sono già molte, infatti, le associazioni ed enti territoriali che hanno usufruito del servizio full-renting di CVS per lanciare campagne di prevenzione senologica. D’altronde i mezzi di CVS forniscono delle soluzioni totalmente equipaggiate e pronte all’uso, grazie anche alle partnership stabilite con fornitori top nell’ambito dei sistemi elettromedicali, come per quanto riguarda il mammografo 3D.
Un modo efficace per dare man forte al sistema sanitario territoriale e che va di pari passo al lavoro compiuto ogni giorno dai principali ospedali e cliniche italiane.