La disciplina vigente (contenuta nel D.P.R. 503/1996) prevede determinati requisiti per la costruzione degli edifici e l’accessibilità agli spazi. Il decreto stabilisce che tutti gli spazi pubblici – edifici scolastici, ospedali, cinema, teatri– debbano garantire la fruizione a chiunque abbia capacità motoria limitata, che si traduce non solo nell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche nell’installazione di tutti gli ausili necessari agli edifici pubblici per poterli definire accessibili.
A poco più di un mese dall’inizio delle lezioni scolastiche, purtroppo, i dati sull’accessibilità degli edifici per l’istruzione sono allarmanti: soltanto 2 strutture su 10 sono attualmente a norma mentre, il 79% non ha mai installato una piattaforma elevatrice, il 47% non è dotato di un ascensore appropriato, il 41% non prevede percorsi esterni adatti ai disabili e il 35% neanche percorsi interni.
Accessibilità, visitabilità e adattabilità sono requisiti fondanti quando si parla di abbattimento delle barriere architettoniche.
Barriere architettoniche: agevolazioni e detrazioni
Per i contribuenti che effettuano interventi per eliminare le barriere architettoniche, la normativa tributaria prevede diverse tipologie di agevolazioni:
- La detrazione Irpef per ristrutturazione edilizia dell’immobile, disciplinata dall’articolo 16-bis del Tuir (comma 1, lettera e);
- La nuova detrazione del 75%, valida solo per l’anno 2022, introdotta dalla legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022);
- La detrazione del 110% (Superbonus) prevista per gli interventi “trainati”.
In Italia il riferimento normativo per l’eliminazione delle barriere architettoniche è la Legge 13/1989, comprensivo del suo regolamento di attuazione, il Decreto Ministeriale D.M. 14 giugno 1989 n.236.
La legge identifica le disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere negli edifici privati e residenziali pubblici, di nuova costruzione o da ristrutturare.
Ambulatori CVS
Le persone affette da disabilità (siano esse motorie, sensoriali o cognitive) rappresentano oggi circa il 15% della popolazione del pianeta.
Per noi di Cvs la libertà di movimento e la fruizione dei servizi sono i principi base su cui fondiamo i nostri progetti. Nei nostri Ambulatori mobili l’accesso ai disabili muniti di dispositivo mobile su ruote è garantito dalla presenza di porte adeguate e rampe telescopiche o eventuale sollevatore elettronico.
Gestiamo un importante progetto di ricerca e sviluppo al fine di raggiungere degli standard qualitativi, tecnici e tecnologici unici nel settore, realizzando Unità Mobili Medicali dedicate ad attività altamente professionali. Tutti gli impianti sono progettati da un team di Ingegneri abilitati e sono realizzati in conformità alle normative vigenti in ambito sanitario per garantire lo svolgimento dell’attività medica in completa sicurezza.
Siamo dell’idea che soltanto l’adozione di scelte radicalmente innovative che siano capaci di assicurare reale efficacia all’affermazione dei principi di pari dignità sociale e di eguaglianza delle persone, indipendentemente dalle loro condizioni personali di disabilità, potrà consentire un cambiamento radicale in senso favorevole.