Finalmente la campagna vaccinale inizia a mostrare i suoi frutti. Infatti, da giugno anche i lavoratori, i titolari e i datori di lavoro potranno effettuare le vaccinazioni in azienda. Si presume, infatti, che fino a quella data la maggior parte dei soggetti “estremamente fragili” e degli over 65 saranno vaccinati e, per questo, si procederà alla somministrazione del siero per i dipendenti aziendali.
La vaccinazione in azienda o sul luogo di lavoro è regolata da un Protocollo, realizzato in accordo tra il Ministro della Sanità con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, insieme alla supervisione tecnica dell’Inail e su invito da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Questa collaborazione sinergica ha portato al raggiungimento di un importante traguardo, contribuendo ad una realizzazione rapida del Piano per immunizzare la popolazione.
L’adesione si sta dimostrando tempestiva da parte delle aziende e dei datori di lavoro, dimostrando non solo un senso di estrema responsabilità sociale ma anche una voglia di ricominciare.
Si precisa, inoltre, che l’adesione è volontaria e dipende dalla volontà del singolo lavoratore o lavoratrice. L’intero processo è, infatti, supervisionato dal Garante per la Privacy, al fine di evitare ogni forma di discriminazione riguardo ai lavoratori interessati.
Gli obiettivi da perseguire
Il diffondersi dei vaccini con capillarità e velocità sull’intero territorio nazionale è, senza dubbio, uno degli obiettivi principali delle Parti sociali e dei cittadini. Questo perché il vaccino rappresenta l’unico evento in termini di efficacia per tutelare la collettività e bloccare la diffusione della pandemia. In quest’ottica, assume un ruolo estremamente importante la ripresa di tutte le attività lavorative in stallo e che lo possano fare nella più totale sicurezza.
Infatti, le vaccinazioni in azienda o sul luogo di lavoro consentono non solo di coadiuvare ma anche di snellire ed implementare i tempi e i numeri dei soggetti vaccinati. Così facendo, oltre a questo proposito, si rendono più sicuri gli ambienti di lavoro e le attività che si svolgono all’interno, sia commerciali che produttive.
Le regole alla base della vaccinazione sul luogo di lavoro
Affinché le vaccinazioni in azienda siano eseguite correttamente e senza intoppi, è necessario che il datore di lavoro faccia una pianificazione preventiva dell’attività con giusto anticipo. Attraverso una comunicazione deve stilare: il rispetto delle norme anti-contagio, il consenso dei lavoratori aderenti, compilazione della modulistica occorrente e tutte le informazioni valide rispetto ai soggetti da vaccinare. Tutto ciò che serve per una somministrazione corretta e in sicurezza del vaccino, in linea con le direttive presenti nel Protocollo.
La vaccinazione è effettuata in base a specifiche priorità che puntano ad accelerare le somministrazioni per quelle attività lavorative individuate con un’urgenza primaria. In particolare, rientrano in questo gruppo: l’industria alimentare, i servizi postali, il settore dei trasporti, ristorazione, commercio e turismo. Successivamente toccherà ai lavoratori a diretto contatto con il pubblico e via via gli altri settori.
Ambulatori mobili per le vaccinazioni in azienda
Nella realizzazione del progetto per la vaccinazione sul luogo di lavoro, le aziende sia piccole che grandi richiedono dei luoghi appositi per la somministrazione. Non tutti gli ambienti, tuttavia, presentano degli spazi aziendali da poter adibire a Hub Vaccinale.
Molte realtà si stanno adoperando per vie alternative ricorrendo ad un sistema di emergenza pubblico oppure adoperando ambulatori mobili specializzati. Questi veicoli speciali infatti, sono progettati secondo la normativa vigente per garantire il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza. Il vantaggio per le aziende è quello di permettere l’organizzazione di giornate dedicate alla vaccinazione dei collaboratori e dipendenti, direttamente in azienda.
L’adozione degli ambulatori mobili per la vaccinazione sul luogo di lavoro offre non solo un servizio molto gradito al lavoratore che non dovrà recarsi personalmente presso l’Hub vaccinale di riferimento e attendere il proprio turno, ma anche di gestire al meglio il tempo dei propri collaboratori che non saranno costretti ad assentarsi per lunghe ore.
Proprio in quest’ottica CVS, da anni leader nella progettazione e realizzazione di veicoli medicali, ha investito le sue risorse per mettere a disposizione degli operatori del settore dei veicoli polidiagnostici pensati appositamente per effettuare al loro interno le pratiche di vaccinazione.
Gli ambulatori su 4 ruote di CVS si possono recare sul luogo di lavoro e su tutto il territorio nazionale per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dei datori di lavoro. In questo modo, chi non ha la possibilità di avere il giusto spazio potrà comunque adoperarsi per effettuare la vaccinazione, nel rispetto di tutte le norme vigenti.
Grazie ad un ambiente totalmente sterilizzato e con la dotazione delle più innovative strumentazioni, sarà come avere a disposizione un ambulatorio fisico proprio sul posto di lavoro. Vi è l’accesso per i disabili e all’interno si conserva la massima privacy nell’esecuzione delle operazioni ambulatoriali.